Il soffitto era diventato un po' come la tela di Penelope: ero partita tutta baldanzosa, avevo stuccato e riparato delle macchie di umidità piuttosto estese, ovviamente dopo essermi accertata che quelli del piano di sopra avessero smesso usare il terrazzo per fare giochi acquatici tipo piazza Navona. Avevo persino scartavetrato il tutto e mi rimaneva solo la parte più "divertente": la tinta, tinta che doveva essere fatta a spugna, giallo su bianco. Praticamente una mattina di lavoro. Ma da novembre mi era mancato il tempo-forza-voglia (soprattutto quest'ultima) per finire tutto. Con i lavori manuali me la cavo abbastanza, è il contesto che mi frena. E per contesto intendo il tintaggiare una stanza non svuotabile, facendo lo slalom con la scala tra credenza e divano e combattendo con il micetto che si tuffa nella pittura, il micione che straccia le plastiche di copertura o la gatta che vorrebbe salire sulla scala. Oppure risolvere chiudendomi dentro, finestra aperta, un coro di miuuuu mauuuu miaoooo dietro la porta impreziosito dagli improperi dell'anacoreta che magari tenta di lavorare.
Meglio fare amicizia con la macchina del pane nuova!
Il primo tentativo d'uso, miseramente fallito, aveva prodotto uno spatascio di dimensioni bibliche. Per questa seconda prova mi vuole qualcosa di più semplice.
Quando la mia dieta comprendeva anche il glutine, facevo spesso il pane. Ho la macchina da moltissimi anni (credo 7-8) e possiedo una nutrita raccolta di ricette di pane ammericano. Direte voi: ma come, con tutto il buon pane delle nostre parti proprio negli USA dovevi trarre ispirazione? Vuoi per la mia predisposizione alla ricerca in altre lingue, vuoi perché all'epoca la MDP non era così diffusa (e di ricette in italiano non se ne trovavano tantissime), mi ritrovo queste strane e saporite istruzioni in cup, tea and tablespoon.
Adattamento gluten free.
1 tazza di cipolle tagliate a dadini, preventivamente lasciate imbiondire e appassire in padella
1 cucchiaio di burro o margarina (io burro)
1 tazza di pancetta coppata tagliata a dadini (attenzione che sia senza glutine, io compro tutti i salumi fuori città, da un salumaio/macellaio garantito)
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino si sale
20 g di lievito di birra
500 g di mix di farine per pane e focacce di Felix (280 g Mix Biaglut, 140 g di Glutafin, 80 g Farmo)
300 ml di acqua minerale effervescente naturale
Insomma, non è stato tanto difficile: ho eliminato mio malgrado la birra: non ne avevo una sglutinata e non avrei saputo prevedere il suo impatto aromatico sul pane (si è capito che non mi piace la birra GF? :D ). Ho eliminato pure la mostarda che non fa per me.
Ho introdotto il mix pane e focacce di Felix e ho adeguato i liquidi e il lievito alla nuova farina.
In realtà l'acqua doveva essere circa 330 ml (350 - il peso del burro che era di circa 20 g).
Ho preparato la macchina come di consueto, acqua (250 ml per iniziare) sul fondo del cestello, farina, le cipolle ben cotte e poi da un lato il lievito sbriciolato e condito con il cucchiaio di zucchero, dall'altro il burro a pezzettini con il sale.
Mi sono riservata di aggiungere il resto dell'acqua durante la fase di impasto (non volevo generare ulteriori disastri).
Programma base (in questa Moulinex Home bread prog. n. 1), ben cotto.
Ora la nuova macchinuccia si è comportata bene: impasta, lievita e sgonfia, impasta e fa il beeeeep per segnalare che è il momento di aggiungere la pancetta, lievita, sgonfia, lievita e finalmente cuoce.
Con l'acqua mi sono trattenuta, mi sembrava tutto troppo molliccio e mi sono fermata a 300 ml)
Con queste dosi di acqua, mix di farina e lievito il pane è cresciuto un po' "con il freno a mano tirato", però è cresciuto bene e si è mantenuto alto per tutta la cottura... senza crollare o collassare come in esperienze precedenti...
Ecco, ve lo propongo:
La mia arte fotoculinaria è abbastanza modesta e posso dire che il pane è venuto con una mollica piena di piccoli alveoli, buona ma un poco pesante. Il mio programma cuoce per un'ora e qui si sarebbe dovuto cuocere un poco di più, si avvertiva una certa umidità nelle fette. Forse le cipolle erano troppe (ma a me piacciono assai!!!) e la pancetta poca (c'è poco da aumentare, sappiamo tutti poi dove si va a depositare!)
Forse devo trovare un programma che cuoce o lievita più a lungo, forse dovevo mettere tutta l'acqua, forse dovevo fare i panini, che cotti nel forno sarebbero venuti benissimo (ma poi come facevo a valutare la MDP?)
Come secondo esperimento è più che soddisfacente... si poteva persino fare la "scarpetta" e la cosa più importante è che è stato gradito anche dai glutinofagi (umani e... ehm... felini...)
Laggiù nel tenue regna il silenzio quasi assoluto ma se si tende l'orecchio si può chiaramente sentire un delicato tappeto sonoro di mandibole che si muovono. I villi si godono la domenica masticando pasta gratinata con il cavolfiore e Beer and Bacon Bread (without beer).
Noi, invece, per onorare il giorno della memoria, abbiamo cucinato ascoltando l'intera suite di Steve Reich
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E, infine, con le energie di tutti questi carboidrati, ho anche finito di tinteggiare il soffitto!